Se crediamo alla società aperta dobbiamo lavorare sul governo della globalizzazione 

Marco Venturelli20 Luglio 2019
Se crediamo alla società aperta dobbiamo lavorare sul governo della globalizzazione 

Per farlo non serve dividersi in astratto, come non basta enunciare i vantaggi: occorre trasformare un valore e una prospettiva – la società aperta – in un programma concreto, politico e di governo. Occorre far percepire alle persone i vantaggi di cui parliamo, farne elementi di interazione con la vita quotidiana di lavoratori, imprese e famiglie, proponendo strade credibili per renderli reali.

Questo significa puntare sul sapere, sulle competente e sulla formazione, sulla ricerca e sull’innovazione. Significa considerare l’ambiente come condizione di sviluppo, in una visione in cui diventa green e sostenibile tutta l’economia.Significa lavorare su un incrocio mirabile di manifattura e intelligenza culturale e creativa.Significa valorizzare paesaggio, tipicità e tradizioni come fonti di competitività e di attrazione turistica ed economica. Significa fare di tutti questi valori la base delle politiche industriali e del lavoro, in termini di investimenti, di incentivi, di fiscalità. Significa garantire i diritti e rispetto a cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori, consumatrici e consumatori. Significa stare vicino a chi si è impoverito a tal punto da pensare di non avere più prospettive, sapendo dare risposte efficace per far ritrovare la speranza. Significa invertire la dinamica della precarietà e costruire nuovi strumenti di welfare, che permettano di dare tutele a chi si trova coinvolto nei processi ormai costanti di crisi.

Vedi tutto l’ articolo di Valeria Fedeli qui


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