Non lo so
Nel suo discorso per il conferimento del premio Nobel per la letteratura, il 7 dicembre del 1996, la poetessa polacca Wislawa Szymborska, parlando a proposito de “Il poeta e del mondo”, conclude in questo modo: «L’ispirazione non è privilegio esclusivo dei poeti o degli artisti in genere. C’è, c’è stato e ci sarà sempre un certo gruppo di persone visitato dall’ispirazione. È quel gruppo composto da tutti coloro che hanno scelto la propria vocazione e svolgono il proprio lavoro con amore e fantasia. Può includere medici, insegnanti, giardinieri e potrei elencare un centinaio di altre professioni. Il loro lavoro può essere un’avventura continua finché riusciranno grazie ad esso a scoprire nuove sfide. Difficoltà e battute d’arresto non placheranno mai la loro curiosità. Uno sciame di nuove domande emergerà da ogni problema risolto. Qualunque cosa sia l’ispirazione, dunque, essa nasce da un continuo “non lo so”». Ecco, dunque che l’accettazione matura di tutti i nostri “non lo so” può farsi processo generativo di “consapevolezza, amore, fantasia” e cambiamento.